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Anche i cani anziani possono essere educati?

Chi ha detto che un cane non più giovanissimo non possa regalarci grandi soddisfazioni in termini di educazione e addestramento? Armatevi di pazienza, costanza e un pochino di tempo libero, e vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare!

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Quando ci poniamo questa domanda dobbiamo pensare subito ad una cosa: il cane è un mammifero esattamente come noi e nonostante appartenga ad una specie diversa dalla nostra, condivide con noi molto di più di ciò che possiamo pensare. Una di queste cose è rappresentata sicuramente dall’apprendimento. Senz’ombra di dubbio cani e persone hanno una mente più elastica da “cuccioli”, immaginiamo ad esempio di dover imparare una lingua straniera nuova. Per un bambino risulterebbe il doppio più facile rispetto che a un adulto, ma nonostante questo esistono mille esempi di persone che anche da grandi ne sono state capaci. Con il cane possiamo immaginare un qualcosa di analogo: la mente di un cucciolo rappresentata come un libro dalle pagine bianche che – piano piano e di pari passo con la crescita – si vanno a riempire giorno dopo giorno.

Senza dover necessariamente arrivare ai livelli di Rico, il celebre border collie del Max Planck Institute di Leipzig che riuscì ad imparare il significato di oltre 200 parole (recentemente superato da Chaser, altro border collie di una coppia di coniugi psicologi del Wofford College di Spartanburg, arrivato ad imparare oltre 1.000 parole!), qualsiasi proprietario sa quanto un cane adeguatamente stimolato e premiato possa imparare nella sua vita.

La differenza non sta tanto – a parer mio – nell’età del cane, quanto piuttosto ad altri fattori, quali l’indole, la razza, il rapporto che ha con il padrone (o meglio, con il conduttore che lo deve educare) e soprattutto quanto la sua mente sia stata stimolata nel corso della sua esistenza.

In questi termini i cambiamenti che avvengono nel cervello sono paragonabili a quelli che si susseguono nei muscoli con l’attività sportiva: più viene stimolato, più apprende facilmente, meno viene utilizzato (preferendo l’istinto, nel caso del cane) e meno sarà facile potergli insegnare qualcosa.

Un altro dettaglio da non sottovalutare è la differenza tra educazione e riabilitazione. Bisogna essere prudenti a definirle entrambe perché purtroppo qui in Italia c’è ancora molta confusione tra educazione, addestramento, istruzione, riabilitazione ed ogni scuola ha le sue terminologie: quello però su cui possiamo essere tutti d’accordo è che insegnare ad un cane un comportamento da zero è sicuramente più semplice che togliergli un’abitudine che già ha appreso. Questo perché – nel primo caso – è necessario solo un passaggio (l’insegnamento del comportamento), mentre nel secondo esempio bisogna agire su due fronti: eliminare il comportamento indesiderato e sostituirlo con quello nuovo.

Concludendo, il consiglio che mi sento di darvi è quello di non avere paura ad adottare o acquistare un cane già adulto se il vostro timore è quello di non riuscire ad educarlo. Non esiste nessun limite di età in questi termini! Se invece avete a che fare con un cucciolo o con un’esemplare comunque ancora giovane, prima iniziate il percorso educativo e prima ne vedrete i benefici.

Dott.ssa Lisa Pugliese

Educatrice e Istruttrice Cinofila

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