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La dieta adatta per il mio cane mentre allatta

Una corretta alimentazione durante il periodo di allattamento è quanto mai fondamentale, al fine di supportare le crescenti richieste energetiche dei piccoli, ma soprattutto della madre. Vediamo insieme gli accorgimenti necessari, per sostenere nutrizionalmente una cagna nel post partum.

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Devo modificare l’alimentazione della madre?

Ovviamente la valutazione di un cambio alimentare è da prendere in considerazione già dalla prima diagnosi di gravidanza,in quanto i fabbisogni della cagna iniziano a crescere già dal quinto mese di gestazione. Al parto la cagnolina deve aver un peso aumentato di circa il 20-25% (a causa dei cuccioli, delle placente e dei liquidi nelle sacche).
Dal momento del parto, per garantire una adeguata montata lattea, dovremo optare per un mangime di qualità ed altamente energetico come quello per cuccioli. Tale mangime può essere lasciato a disposizione illimitato della cagnolina. La razione ideale deve comprendere un alto valore energetico, alta percentuale in proteine e un 10-20% dell’energia dovrebbe provenire da carboidrati.
Il picco della lattazione avviene generalmente intorno alla 3°-4° settimana di vita dei cuccioli, durante questo periodo il fabbisogno energetico della mamma sarà altissimo (circa 3- 4 volte in più) e deve essere sostenuto da una alimentazione ad libitum.
Dalla 5°-6° settimana è possibile iniziare una blanda restrizione alimentare: al fine di prepararsi al successivo svezzamento e alla progressiva riduzione della produzione di latte. Tale valutazione sarà fatta in base allo stato fisico della cagna (sovrappeso, normopeso, sottopeso) e al numero di cuccioli presenti.

Perché è importante una corretta alimentazione?

Un’inadeguata gestione alimentare del proprio cane durante la fase dell’allattamento, può rappresentare un rischio sia per la madre che per i cuccioli.
Le cagne che non ricevono sufficiente energia possono andare incontro a:
– eccessivo dimagrimento con opacizzazione e abbondate perdita del pelo (alopecie)
– scarsa qualità o insufficiente produzione di latte
– sindromi ipoglicemiche
mentre per i cuccioli posso manifestarsi:
– ridotta crescita corporea
– aumento della morbilità e della mortalità
– minor risposta anticorpale alla profilassi vaccinale

Lo sapevi che…

• Il latte canino ha un tasso energetico ben più alto del latte vaccino, il quale ha soltanto 750 kcal/kg contro i 1300-1500 nella cagna
• Anche il tenore di proteine e grassi sono ben più elevati nel latte canino rispetto al vaccino, più del doppio!
• Il latte del cane è povero in lattosio,di cui il latte vaccino è ricco

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn

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