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Collari, guinzagli e pettorine: cosa è meglio utilizzare?

Scopriamo insieme alcune informazioni utili per scegliere il migliore equipaggiamento per portare in passeggiata il tuo cane.

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Collari

Lo sappiamo, oggigiorno essere alla moda conta… nel mondo umano. Per il mondo canino poco importa il colore del guinzaglio o la sua decorazione, l’importante è che sia della giusta misura e non eccessivamente largo, in modo che non si sfili accidentalmente durante la passeggiata. Via inutili borchie o campanelle tintinnanti ad ogni passo, scegliamo un collare che possa essere confortevole al nostro cane. Se abbiamo un cane che in passeggiata tende a tirare, possiamo optare per un collare con imbottitura oppure pensare all’utilizzo della pettorina. L’unico ciondolo che dovrebbe penzolare dal collare del nostro cane è la medaglietta con nome e numero del proprietario. La medaglietta è il mezzo più rapido ed efficace per sperare di ritrovare, nel più breve tempo possibile, un cane smarrito.

Pettorine

Le pettorine sono la soluzione ideale per tutti i cani abituati a tirare al guinzaglio, permette di distribuire la superficie di contatto allentando la pressione su trachea e cervicale; per questo motivo vengono vivamente consigliate nei casi di tracheite o collasso tracheale.
Delle pettorine esistono 3 modelli:
ad X (pettorina scapolare)
ad H (alla romana)
ad Y (pettorina svedese)
La prima viene generalmente sconsigliata, poiché la trazione del guinzaglio causerebbe un errato assetto dei gomiti, la scelta del proprietario dovrebbe ricadere verso gli altri due modelli appositamente studiati per assicurare una postura ideale per il cane.

Guinzagli

In commercio ne troviamo di vari tipi, ma a prescindere dal modello dobbiamo sempre ricordarci che, per legge, il guinzaglio deve rispettare una lunghezza massima di 1,50 metri. Se abbiamo un guinzaglio allungabile questo dovrà essere bloccato al fine di non superare tale misura. Oltre alla lunghezza, alcuni guinzagli possono variare per il tipo di chiusura con moschettone oppure a strozzo. Quest’ultima tipologia, seppur ritenuta indispensabile da alcuni proprietari “schiavi” di un cane che tiri, è, a mio personale parere, ritenuto una coercizione inutile in quanto avremmo infiniti altri metodi di risolvere il problema di un cane “vivace al guinzaglio”, semplicemente rivolgendoci all’esperienza di un addestratore cinofilo, risparmiando inutili sofferenze per il cane. Un optional molto apprezzato dalla schiena dei proprietari è la presenza, in alcuni guinzagli di ultima generazione, di una molla posta fra cane e padrone capace di ammortizzare gli strattoni improvvisi.

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn

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