Tutto quello che c’è da sapere sullo Sharpei
Lo Sharpei rientra sicuramente tra le razze di cane che più incuriosiscono, soprattutto i più piccoli. La loro particolare pelle rugosa è una caratteristica unica, ma scopriamo qualcosa in più su questa razza.
Aurora Busti
VeterinariaLe origini
La razza Sharpei è originaria della Cina ed era presente sin dal 2000 a.C., venivano utilizzati come cani da caccia, da guardia e da combattimento. Il suo nome in cinese vuol dire pelle di sabbia, molto probabilmente sta ad indicare il colore e l’esubero della pelle. Durante gli anni ha rischiato l’estinzione, ma è stata recuperata negli anni settanta.
L’aspetto tipico
Famosissimo per le sue pliche cutanee che sono principalmente presenti sul cranio, tra gli occhi e a livello del garrese. Queste però non devono essere eccessive, nel cucciolo sono più numerose ma come il cane cresce dovranno tendere a diminuire. Presentano testa grande, orecchie piccole e occhi a mandorla scuri. La coda, grande e rotonda, ha un’attaccatura molto alta. Il pelo è raso e molto duro. Il manto può essere nero, chiaro focato o color crema.
Si tratta di cani di media taglia medio-grande con altezza al garrese fino a 50 cm che possono raggiungere il peso di 25-35 kg.
A seconda della lunghezza del pelo si ha la seguente classificazione:
- horse coat, se ha un mantello corto e rigido con peli fino a 1,5 cm, e di solito senza sottopelo.
- brush coat, quando i peli sono un po’ più lunghi, circa 2 cm.
- bear coat, invece, ha un pelo davvero lungo (ma è non standard).
Durante la muta, che avviene generalmente in primavera ed autunno, il pelo si cambia completamente.
Il carattere
Sono cani dal carattere calmo, tranquillo ed affettuoso, sono molto buoni con i bambini, necessitano di stare in compagnia pertanto non è il caso lasciarli soli tutto il giorno. Sicuramente più felici se possono sfruttare gli spazi aperti, ma per loro la casa è dove si trova la famiglia. Sono cani diffidenti con gli sconosciuti, ma non per forza questo vuol dire che siano aggressivi, anche se si deve tenere in conto che si tratta comunque di animali che venivano utilizzati per il combattimento.
Alimentazione e cura
La gestione delle pieghe è certamente complicata e richiede molta cura, poiché vi si può accumulare dello sporco che potrebbe portare ad avere problemi cutanei, per questo è molto importante pulirle spesso con delle salviettine umide e spazzolare frequentemente il pelo.
Negli anni, con il selezionamento genetico da parte degli allevatori, si sono risolti alcuni dei problemi che coinvolgevano soprattutto l’occhio, come ad esempio l’entropion. Permangono invece problematiche a livello delle anche (es. displasia) e del ginocchio, così come anche la febbre dello Sharpei, malattia autoinfiammatoria ereditaria tipica di questa razza.
Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn