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Come preparare al meglio il mio cane ad una anestesia

Quale proprietario non ha avuto a che fare con la tanto temuta anestesia? Conosciamola insieme per aiutare il nostro animale ad affrontarla al meglio.

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Prima di una chirurgia del cane: cosa devo fare?

Ogni medico veterinario deve conoscere alla perfezione il proprio paziente prima di poterlo addormentare, a tal scopo qualche giorno prima dell’anestesia saranno richieste:

1. VISITA ANESTESIOLOGICA

Un incontro con l’anestesista che esaminerà lo stato generale del cane, con particolare attenzione verso l’apparato cardiocircolatorio (frequenza cardiaca, polso, pressione, colore delle mucose…), sarà l’occasione perfetta per chiarire dubbi o incertezze. Grazie a questa visita l’anestesista potrà decidere il protocollo anestesiologico migliore.

L’anestesia cambia anche a seconda della razza, ad esempio nei boxer farmaci come l’acepromazina sono sconsigliati.

2. ANALISI DEL SANGUE

Nello specifico emocromo, biochimico e coagulativo, necessari per svelare eventuali problematiche, non sempre rilevabili alla visita clinica.

3. ESAMI COMPLEMENTARI

A seconda dei casi potranno essere richiesti ulteriori esami, come per esempio un elettrocardiogramma, radiografie del torace oppure ecocardiografia.

Una volta eseguiti tutti gli accertamenti, il cane sarà inquadrato all’interno di una classe anestesiologica con gradi che vanno dall’ASA 1 (cane sano con nullo o basso rischio anestesiologico) ad ASA 5 (cane in emergenza, moribondo con alto rischio anestesiologico).

Il giorno dell’anestesia del cane:

Il cane dovrà presentarsi in clinica a digiuno dalla sera precedente (minimo 8-10 ore), mentre l’acqua può rimanere a disposizione. Nei cuccioli, in accordo con il proprio veterinario è consigliato ridurre le ore di digiuno, per evitare cali ipoglicemici.

Le cure necessarie nel post-operatorio

I tempi di ripresa del cane dipendono da tantissimi fattori: i farmaci utilizzati, l’età del paziente, il tipo di procedura che ha subito.
Generalmente, in caso di semplici sterilizzazioni o castrazioni, o di una detartarasi, il cane è in grado di camminare e mangiare già la sera stessa. Per chirurgie più “impegnative” il cane potrebbe rimanere più calmo del solito, effetto generato anche dall’uso di antidolorifici come gli oppioidi. Quando il nostro cane torna a casa da una chirurgia è fondamentale:

  • mantenerlo al caldo ad una temperatura costante, lontano da correnti d’aria, gli animali da poco operati posso andare incontro facilmente ad ipotermia;
  • mantenerlo in un luogo con pochi stimoli luminosi e rumorosi, alcuni farmaci anestetici amplificano gli stimoli che il cane riceve, per questo un rumore o un fascio di luce potrebbero farlo spaventare ed agitare;
  • non offrire del cibo se il cane non è ancora ben sveglio o non riesce ad alzarsi;
  • seguire correttamente la terapia antibiotica prescritta dal proprio veterinario, cercando di rispettare sempre lo stesso orario di somministrazione;
  • evitare di far saltare il cane su divani o letti (potrebbe tirare i punti o non essersi completamente ripreso dall’anestesia potendo inciampare e farsi male);
  • in caso di inappetenza protratta, apatia, intenso dolore, mucose pallide, tremori o altro sintomo avvisare il proprio medico veterinario.

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn

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