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Parassiti esterni: come scelgo l’antiparassitario corretto?

L’arrivo della bella stagione porta con sé numerosi parassiti che possono infestare i nostri animali. Scopriamo come proteggere i cani.

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Quali sono i parassiti esterni più comuni?

  • Pulci: sono insetti ematofagi, ovvero che si alimentano di sangue, la cui forma adulta infesta l’animale, mentre le uova e le forme immature si ritrovano nell’ambiente domestico. Per compiere il suo ciclo, la pulce ha bisogno di temperature miti e proprio per questo ben si adatta agli interni delle case, che offrono una temperatura ottimale tutto l’anno. Durante la stagione calda, inoltre, anche le temperature esterne sono più alte ed è proprio per questo che in primavera ed estate il rischio di infestazione è maggiore.
  • Zecche: sono parassiti che compiono nell’ambiente esterno gran parte del loro ciclo di vita, cercando un ospite diverso per ogni stadio di sviluppo e per compiere il pasto di sangue. Il rischio che comportano le zecche per la salute del cane, è legato non tanto al morso in sé, quanto alla trasmissione di altri patogeni, che nella maggior parte dei casi vengono inoculati insieme alla saliva e che possono causare le cosiddette malattie trasmesse da zecche.
  • Pidocchi: come le pulci, possono essere causa di danni diretti a livello cutaneo, oppure essere veicolo di altri patogeni. A differenza della pulce, tuttavia, il pidocchio compie l’intero ciclo di vita sull’ospite.
  • Acari: i principali generi che possono parassitare il cane, sono i responsabili delle Rogne ed in particolare la Rogna Sarcoptica, la Rogna Demodettica e la Rogna Otodettica.
  • Zanzare: sono insetti ematofagi, importanti in ambito veterinario per essere vettori del parassita responsabile della filariosi cardiopolmonare, malattia diffusa specialmente nel Nord Italia, ma che sta andando incontro a una rapida espansione del proprio areale. Il parassita viene inoculato attraverso la puntura della zanzara ed entra nel circolo sanguigno del cane. Quando le larve diventano adulte, vanno a localizzarsi nelle camere cardiache e nei grandi vasi di cuore e polmone, causando gravi problemi cardiaci e respiratori.
  • Flebotomi: detti anche pappataci, sono i vettori dei protozoi che causano la leishmaniosi. Esattamente come le zanzare, sono insetti prevalentemente notturni e diffondono la malattia prelevando sangue da animali infetti e inoculando il protozoo al momento della puntura di un altro animale. Se un tempo la leishmaniosi era diffusa solo in alcune aree d’Italia, con i cambiamenti climatici la sua diffusione sta diventando praticamente ubiquitaria e, dalle zone costiere, sta raggiungendo anche zone in cui prima non si riscontravano casi.

Come scegliere l’antiparassitario

Per proteggere l’animale ma anche noi stessi, dal momento che molte delle malattie trasmesse da questi parassiti possono colpire anche l’uomo, è importante fare profilassi. In commercio esistono prodotti spot on (“pipette“), compresse masticabili e collari.
La scelta del prodotto dipende da molti fattori quali ad esempio lo stile di vita dell’animale, la razza e l’area geografica in cui il cane si trova. Non è quindi possibile stabilire a priori quale sia il prodotto più adatto, senza una visita clinica che tenga conto di tutti questi elementi.
In generale, possiamo dire che i prodotti da somministrare per bocca attualmente in commercio non fungono da repellenti nei confronti dei flebotomi e sono pertanto sconsigliati (se non abbinati ad altri prodotti) per animali che trascorrono lunghi periodi in zone a rischio.
I prodotti spot on hanno invece generalmente una copertura più ampia per quanto riguarda il tipo di parassiti, ma vanno applicati una volta al mese o anche a intervalli più brevi, quando lo stile di vita del cane lo richiede.
Bisogna inoltre tenere conto del clima: in annate calde come le ultime, le temperature invernali non sono sufficienti a garantire l’interruzione del ciclo di sviluppo dei parassiti. E’ quindi consigliato somministrare l’antiparassitario tutto l’anno, specialmente per i cani che passano all’esterno parte del loro tempo.
Una visita con il tuo veterinario di fiducia, che già conosce l’animale, ti aiuterà a capire quale sia il prodotto più adatto, in caso di soggetti allergici a queste molecole saprà anche consigliarvi una valida alternativa.

Dott.ssa Serena Molinari
Medico Veterinario Barkyn

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