Calcoli urinari nei cani
I calcoli urinari sono frequenti anche nei nostri amici a quattro zampe. Scopriamo insieme quali sono i più frequenti, come ci si accorge che il cane ne soffre e cosa si può fare per evitare che si formino.
Aurora Busti
VeterinariaI calcoli, meglio definiti come uroliti (da cui il nome della sindrome in generale, urolitiasi, cioè presenza di calcoli nell’apparato urinario) non sono altro che dei sedimenti che si formano a livello dell’apparato urinario.
Questo è composto da tre organi fondamentali che funzionano da “depuratori” dell’organismo: i reni, gli ureteri, che portano il liquido di scarto dai reni alla vescica, la vescica e l’uretra, l’ultimo tratto che porta poi l’urina all’esterno.
Possono essere di dimensioni diverse e trovarsi in punti diversi del tratto urinario. Anche la composizione può variare. Tutti questi fattori determinano la gravità della situazione. Un altro fattore molto importante che determina la gravità dei calcoli renali nel cane è la posizione in cui si trova. Una pietra nella vescica, ad esempio, può essere asintomatica, mentre in uno spazio stretto come l’uretra è normale che causi dolore.
Tipi di calcoli
Gli uroliti sono dei sedimenti minerali di diversa natura e dimensione che si formano nel tratto urinario.
Quelli più frequentemente rilevati nel cane sono:
- magnesio ammonio fosfato (anche detto struvite): si formano in un tipo di urina alcalina e di solito sono preceduti da un’infezione urinaria, questo perché è vero che i calcoli possono dare infezione, ma è possibile anche il contrario. Possono essere eliminati seguendo una dieta specifica;
- ossalato di calcio, cistina, silice: gli ultimi due sono più rari, di solito non dipendono da infezioni urinarie. Quelli di cistina possono essere sciolti con una dieta apposita e medicine, ma lo stesso non accade per quelli di ossalato di calcio e silicio. I calcoli da ossalato di calcio sono comuni nei cani alimentati dalla tavola, ovvero dando loro da mangiare gli avanzi del pranzo cucinato per noi (quindi ricco di sale e condimenti non adatti per l’organismo canino). Si presenta con maggior incidenza nei cani che ricevono un eccesso di vitamina C. La vitamina C è un precursore dell’ossalato di calcio;
- urato di ammonio: si formano in un tipo di urina acida e di solito vengono associate ad alterazioni ereditarie del metabolismo dell’urato. Colpisce in particolar modo i cani dalmata. I cristalli nelle urine possono essere sciolti facendo seguire al cane una dieta specifica o con dei medicinali appositi;
- fosfato di calcio;
- uroliti misti.
Sintomi
La sintomatologia della calcolosi è differente a seconda della localizzazione dell’urolita. Più frequentemente però è il risultato della irritazione causata dal calcolo (o del cristallo) sulla mucosa delle basse vie urinarie (ureteri e vescica).
I sintomi più frequenti sono:
- ematuria (presenza di sangue nelle urine),
- disuria (difficoltà nell’urinare),
- pollachiuria (esagerata frequenza delle urine).
Occasionalmente possono causare:
- pielonefrite (infiammazioni del rene),
- diminuzione della massa renale,
- insufficienza renale,
- iperazotemia (aumento della concentrazione dell’azoto non proteico nel sangue)
Il soggetto però può anche essere asintomatico.
Quando i calcoli causano un’ostruzione urinaria il problema diventa un’emergenza e si deve intervenire immediatamente per tentare di salvare la vita del cane.
Prevenzione
È leggermente diversa in base al tipo di calcolo che si forma e si effettuata attraverso una corretta idratazione del cane e un’eventuale modifica dell’alimentazione. In alcuni casi quando non si riesce a mantenere un pH corretto delle urine si può intervenire anche con una terapia specifica.
Il tutto deve essere deciso di accordo con il veterinario curante e dopo aver eseguito tutti gli accertamenti del caso.
Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn