Che cos’è l’ehrlichiosi?
Nell’articolo di oggi parleremo di una malattia infettiva abbastanza comune in Italia. Ovvero l’erlichiosi o conosciuta anche come malattia del morso di zecca.
Vito Priolo
L’erlichiosi è una malattia trasmessa dal morso della zecca, comune in Europa e soprattutto in Italia e nei paesi con climi temperati-caldi come Spagna, Francia, Grecia e Portogallo.
L’organismo responsabile della patologia appartiene al genere delle rickettsia ed è un piccolo batterio. Ne esistono diverse specie, ma la più comune è Ehrlichia canis.
Ed il mio cane come può infettarsi?
Come dicevo all’inizio dell’articolo la malattia viene trasmessa in seguito al morso di una zecca infetta con il batterio, quindi la distribuzione del batterio è strettamente connessa alla presenza di zecche vettori.
Che sintomi può manifestare il mio cane?
Generalmente i sintomi si manifestano da settimane fino a mesi dopo il contatto con la zecca vettore.
La sintomatologia può essere molto variabile e dipende dal momento dopo l’infezione in cui si manifestano i sintomi clinici. I cani che presentano sintomatologia acuta, generalmente qualche settimana dopo l’infezione manifestano sintomi importanti come febbre, abbattimento, aumento delle dimensioni dei linfonodi, oltre a disturbi della coagulazione (trombocitopenia) che comporta la comparsa di emorragie e sanguinamenti.
La forma cronica si instaura quando il sistema immunitario del nostro cane non è in grado di combattere il microrganismo. I sintomi simulano quelli della fase acuta e sono anemia, episodi di sanguinamenti, zoppie, problemi oculari o neurologici. Nel peggiore dei casi, i batteri possono distruggere i precursori delle piastrine o dei globuli rossi nel midollo osseo e quindi rendere la patologia incurabile, in quanto l’organismo non sarà più in grado di produrre le cellule indispensabili del sangue.
Come fa diagnosi il medico veterinario?
La diagnosi specifica di erlichiosi si fa ricercando gli anticorpi contro il batterio nel sangue a partire da due tre settimane post infezione. Quindi, la ricercare degli anticorpi contro il batterio nella prima fase dell’infezione non ha molto senso, perché l’animale potrebbe non averli ancora prodotti.
Altre metodiche che possono essere effettuate sono la ricerca del DNA del batterio o del batterio direttamente in sangue, milza, midollo osseo, linfonodi o altri tessuti.
Il medico veterinario potrà ritenere utile inoltre effettuare degli esami emocromocitometrici o altri esami diagnostici.
Esiste un trattamento?
Il trattamento specifico contro l’infezione è un particolare tipo di antibiotico specifico appartenente alla famiglia delle tetracicline che è la doxiciclina. Generalmente il trattamento deve durare per 4 settimane consecutive. Potrebbero essere necessarie inoltre, altre terapie di supporto come trasfusioni o farmaci immunosoppressivi.
Si può prevenire?
La risposta a questa domanda è si! L’erlichiosi si può prevenire ed è sufficiente evitare che il vostro amato cane entri in contatto con la zecca. Numerosi trattamenti antiparassitari sono disponibili a tal motivo ad applicazione topica (pipette o collari) ma anche formulazioni orali (come pasticche) di durata ed efficacia variabile. Rivolgiti al tuo medico veterinario per scegliere il prodotto che meglio si adatta alle esigenze tue e del tuo cane.
Si può trasmettere all’uomo?
Si, l’erlichiosi può essere trasmessa all’uomo dal morso di una zecca infetta. Quindi il nostro amico a 4 zampe non può trasmettere direttamente l’infezione.
Vito Priolo
Medico Veterinario