Svezzamento del cucciolo: quando e come si deve fare?
Le prime fasi di vita di un cane sono sempre le più delicate, scopriamo come accompagnare un cucciolo nello svezzamento.
Aurora Busti
VeterinariaAvere un cucciolo a casa è sempre motivo di grande gioia, ma vi sono dei momenti nella crescita che sono molto delicati a cui quindi ci si deve arrivare il più preparati possibile, una di queste fasi delicate è lo svezzamento. Questa fase delicata avviene solitamente in modo istintivo e con l’aiuto della madre, ma può essere agevolato seguendo delle semplici regole. Vediamo insieme cosa mangiano i cuccioli di cane!
Cos’è lo svezzamento?
Lo svezzamento è una fase fondamentale nella vita di ogni mammifero e consiste nell’allontanamento dall’alimentazione materna, detta anche allattamento, per giungere a un’alimentazione autonoma. Questo processo graduale ha una grande importanza nutrizionale, poiché è consequenziale all’evolversi del funzionamento gastrointestinale dei cuccioli. Per questo deve avvenire con modalità e tempi corretti, al fine di scongiurare il formarsi di intolleranze alimentari nel cane.
Di norma è la madre ad agevolare lo svezzamento del cucciolo di cane nel periodo che va dalle 3-4 settimane di vita del piccolo (periodo che può variare a seconda delle circostanze e delle specifiche razze), fino alle 7-8 settimane. Questo non è tuttavia sempre possibile: in caso di cuccioli orfani lo svezzamento deve essere supportato dal nostro contributo, che sarà ancora più importante per fare in modo che questo cambiamento avvenga nel modo più naturale possibile.
Come avviene lo svezzamento?
Quando i piccoli hanno circa 3-4 settimane di vita il loro fisico si trova in un’importante fase di sviluppo, che conduce al graduale abbandono del latte materno e all’assunzione di altri alimenti solidi o liquidi. In questo periodo possiamo notare nei piccoli un istintivo interessamento nei confronti del cibo della mamma.
Possiamo integrare il regolare allattamento con un pasto adatto ai cuccioli, come carne tritata e ammorbidita con dell’acqua o gli appositi alimenti per lo svezzamento disponibili in commercio, come ad esempio le mousse starter. In alternativa possono essere utilizzati alimenti umidi oppure del mangime per cuccioli ammorbidito con un po’ d’acqua tiepida.
Durante lo svezzamento del cucciolo di cane l’alimentazione dovrebbe rispecchiare il più possibile quella che l’esemplare adotterà in futuro. Anche l’istinto è fondamentale per agevolare lo svezzamento dei cani: i membri della cucciolata, mangiando dalla stessa ciotola, sviluppano uno spirito competitivo utile all’apprendimento dell’alimentazione autonoma, a patto che ognuno di loro mangi a sufficienza. Un altro modo per allentare la dipendenza dal latte è separare i cuccioli dalla mamma per qualche ora al giorno, per renderli più autonomi e far sì che scoprano altri tipi di cibo.
Attorno alle 5 settimane dalla nascita spuntano anche i primi dentini. A questo punto la mamma comincia ad allontanare spontaneamente i cuccioli, riducendo le poppate. I pasti solidi possono essere estesi a quattro volte al giorno.
Alla settima-ottava settimana il processo di svezzamento dovrebbe essere concluso e i pasti possono essere ridotti a tre fino ai sei mesi di vita, sempre meno diluiti. I cibi scelti devono cominciare a integrare nell’organismo del cucciolo il giusto apporto di minerali, utili per la regolare crescita del piccolo.
Si consiglia di consultare spesso il veterinario nelle diverse fasi dello svezzamento, per controllare la crescita regolare dei cuccioli e il loro benessere.
Stesso discorso vale per i cuccioli orfani a cui cominceremo ad offrire il cibo solido alternato con il latte in polvere, senza forzarli, ma lasciandogli una certa autonomia nella scelta del cibo fino ad arrivare ad a dare solamente cibi solidi.
Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn