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Tetano nel cane: come comportarsi?

Seppur poco diffuso, il tetano è fra le malattie infettive più pericolose per i nostri Amici animali, una condizione medica in cui il tempismo e una adeguata terapia possono fare la differenza fra la vita e la morte.

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Qual è l’origine del tetano nei cani?

Il tetano è una malattia causata dalle spore prodotte dal un batterio, il Clostridium tetani. Il batterio come tale si trova sparso nel terreno, nell’intestino dell’uomo e degli animali . In questo stato non dà alcun problema di tipo patologico. La malattia si instaura quando il batterio colonizza una ferita penetrante profonda, in cui grazie all’assenza di ossigeno può proliferare e mandare in circolo le sue potenti tossine come la TETASPASMINA, la quale causerà la sintomatologia clinica.

Quali sono i sintomi principali?

La sintomatologia principale è di ordine neurologico caratterizzata da una rigidità progressiva della muscolatura di tutto il corpo. Partendo da un irrigidimento spastico delle zampe, con conseguente andatura detta “a cavaletto” per via della impossibilità di piegare le zampe. Col progredire della contrazione muscolare può sopraggiungere un trisma facciale (un irrigidimento dei muscoli facciali), il cane appare perennemente “sorridente” e viene ad accentuarsi una piega frontale, quasi a creare una sorta di cresta con avvicinamento della base delle orecchie fra loro. Con il progredire della malattia la rigidità muscolare non permetterà più la normale deambulazione del cane, ne il mantenimento della fisiologica stazione quadrupedale, infine il cane non riuscirà più ad alimentarsi o a bere. Nelle fasi terminali della malattia la paralisi spastica raggiungerà i muscoli respiratori (muscoli intercostali e diaframma) portando l’animale alla morte per asfissia.

Come posso aiutare il mio cane?

La sintomatologia può presentarsi anche a distanza di 10-15 giorni dal contatto con le spore del Clostridium, ma data la letalità della malattia, il tempismo nel contattare l’assistenza veterinaria è fondamentale anche in presenza di ferita completamente guarita. La terapia per il vaccino prevede l’ospedalizzazione del cane e la somministrazione di antibiotici, miorilassanti e antidolorifici. Nei casi avanzati in cui il cane non riesce già ad alimentarsi, può essere necessaria l’applicazione di un sondino esofageo al fine di evitare un dimagrimento eccessivo e il peggioramento delle condizioni cliniche generali.

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn

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